Preparazione
Far ammorbidire la colla di pesce in una ciotolina di acqua fredda. Frullare i cachi con un cucchiaio di rhum, 1/3 dello zucchero e il succo di limone. A parte unire lo yogurt con lo zucchero rimanente sbattendo velocemente finché il composto non sarà liscio e incorporare con cura al composto di cachi finché non si otterrà una crema abbastanza densa. In un pentolino, scaldare a fuoco lento il latte e unire la colla di pesce ben strizzata con le mani. Amalgamare dolcemente il latte con la colla di pesce e il composto di yogurt e cachi. Montare la panna e incorporarla con movimenti lenti dal basso verso l’alto, in modo che non perda compattezza e volume. Versare la mousse in coppette o nei bicchieri e lasciar riposare per una notte in frigorifero. Servire il dolce freddo cospargendo la superficie di granella di nocciole. In alternativa, si possono utilizzare altri frutti secchi, come pistacchi o anacardi, oppure spezzettare sopra degli amaretti secchi.
I cachi
Questo frutto tipicamente autunnale contiene la fisetina, una molecola intelligente che agirebbe su un gene della longevità chiamato Sirt. Pare che questo componente, ancora in fase di studio, sia in grado di preservare i neuroni dagli effetti negativi dell’invecchiamento, come la perdita di memoria, i danni dell’ischemia e delle demenze. In più, avrebbe anche un’azione di prevenzione nei confronti del diabete, attività antinfiammatorie, di difesa del sistema immunitario e di protezione contro i tumori. Contiene anche il retinolo, che ha effetti benefici sugli occhi, in particolare sulle retine. Amatissimo fin dall’antichità, l’etimologia della parola “caco” deriva dal greco e vuol dire “frutto degli dei”. I cinesi definirono la pianta come “l’albero delle sette virtù”, di cui una sarebbe appunto la longevità. E proprio la medicina orientale prescrive i cachi per trattare casi di ischemia, pressione alta, aterosclerosi, angina e malattie infiammatorie.