L’associazione
L’associazione Alzheimer Trento è stata fondata nel 1998 su iniziativa di alcuni familiari per creare un punto di riferimento e aiuto per tutti coloro che si trovano ad affrontare questa malattia e negli anni ha conquistato una forte credibilità a livello istituzionale con enti come il Comune Trento, la Provincia e l’APSS. I suoi obiettivi principali sono l’informazione, la sensibilizzazione, la cura, il miglioramento dei servizi, la promozione della ricerca scientifica e un costante supporto alle famiglie dei malati. Inoltre vuole favorire la formazione di una cultura solidale nella società, eliminare lo stigma legato alla patologia e incoraggiare l’inclusione anche nell’ambito delle comunità di appartenenza. L’associazione opera per la formazione dei caregiver anche attraverso incontri informali, come gli “Alzheimer caffè”, e offre informazioni sui servizi e sui punti di riferimento in caso di emergenza e sostegno psicologico alle famiglie dei malati. La sede è aperta al pubblico 4 giorni alla settimana e il dialogo con gli utenti avviene anche tramite il sito internet, la pagina Facebook e la pubblicazione di un foglio illustrativo online inviato via mail agli associati.
Progetto: "Non lasciamoli soli"
Per Alzheimer Trento è importante sostenere sia il malato che i suoi familiari. Per questo propone il progetto “Non lasciamoli soli”, composto da due parti integrate, rivolte rispettivamente a chi cura il proprio caro e al malato stesso. Nella prima verrà offerto ai caregiver un percorso formativo online: 7 incontri con cadenza settimanale e curati da diversi specialisti per fornire informazioni e suggerimenti utili per affrontare e superare le difficoltà quotidiane. Di tale percorso verrà data tempestiva comunicazione a tutti i soci, familiari, servizi di cura domiciliare e semiresidenziale, sia in via diretta che tramite i media. Inoltre gli incontri verranno registrati e caricati sul sito dell’associazione in modo che siano consultabili in ogni momento. Con 3.500 euro si potrebbe finanziare il ciclo di incontri, garantendo un compenso ai relatori e al personale specializzato e coprendo le spese relative all’acquisto delle attrezzature necessarie per i collegamenti e per la realizzazione e la stampa del materiale informativo. La seconda parte del progetto prevede la collaborazione con il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’APSS di Trento per un programma di terapia della bambola (Doll Therapy) a beneficio delle persone con Alzheimer medio-grave. La Doll Therapy è ritenuta molto utile per ridurre gli stati d’ansia dei malati e gli eccessi d’ira. Risulta inoltre uno strumento molto efficace per favorire il risveglio di ricordi piacevoli e creare relazioni con i caregiver, riducendo gli stati depressivi e migliorando la memoria procedurale. L’associazione vorrebbe comprare almeno 10 bambole specifiche per la terapia e consegnarle ai familiari dei malati, previo breve incontro formativo: servirebbero 2.800 euro per l’acquisto e per le spese di consegna e formazione dei caregiver da parte di personale qualificato.
Quanto dobbiamo raccogliere
Servono 6.300 euro per finanziare 7 incontri online da rivolgere ai caregiver e acquistare 10 bambole per la Doll Therapy da destinare ai pazienti medio-gravi.