L’associazione
Lo scopo di Cantare Suonando, nata a Trento nel 1997 e con sedi distaccate a Schio, Vedelago (TV) e Rovereto presso l’associazione “Insieme”, è insegnare musica a persone con disabilità psicofisica. Il suo motto recita “È musica per vivere, è musica per credere che la vita è in me, mi dà forza per vincere” e gli allievi l’hanno fatto loro trasformandolo nell’entusiasmo che mettono nello studio, nella gioia di imparare e nella costanza dell’impegno. L’associazione organizza lezioni individuali di notazione musicale, tastiera elettronica e pianoforte senza utilizzare metodi alternativi alla didattica tradizionale: vengono infatti usate partiture tratte da libri professionali, originali o arrangiate in base alle capacità acquisite da ciascun studente. La musica eseguita spazia dalla leggera alla classica, dalla popolare a melodie originali. E diversi allievi hanno appreso non solo la chiave di base (quella di violino), ma anche quella di basso. Di recente è stato avviato pure un corso di solfeggio, che al momento vede coinvolti circa 8 ragazzi. A partire da marzo 2020, a seguito della pandemia di Covid-19, l’associazione ha poi affrontato una nuova sfida, quella della didattica a distanza, garantendo nel periodo emergenziale l’insegnamento senza alcuna interruzione e assicurando così agli allievi un ulteriore sviluppo cognitivo. Cantare Suonando organizza numerosi concerti in Italia e all’estero (circa 80 all’anno), permettendo agli studenti di esibirsi in pubblico e mostrare i progressi raggiunti; in passato è stata ospitata in importanti festival, da università come quella di Padova e in sedi istituzionali come il Parlamento Europeo di Strasburgo.
Il progetto
L’attività di Cantare Suonando si articola anche in numerosi progetti, prevalentemente orientati a dare visibilità agli allievi permettendo loro di esibirsi in pubblico. Iniziative con le quali si è dato vita a concerti in chiese, parrocchie e luoghi sacri di alto valore culturale, a manifestazioni musicali in residenze, centri diurni e case di riposo per anziani e a esibizioni in rifugi, aziende vinicole e all’aperto. A causa del Covid-19, però, molte esibizioni sono state sospese ed è nata così l’idea del Festival Musicale Online (FMO), in cui i ragazzi hanno iniziato a esibirsi da soli, filmati in diretta da genitori o insegnanti. Con questa importante attività concertistica si valorizza al massimo l’autostima, l’integrazione e la socialità, regalando oltretutto agli studenti anche importanti soddisfazioni, dato che la loro prova viene sempre pubblicata sulla pagina Facebook dell’insegnante Marco Porcelli. Il progetto “Musica è mio mondo” mira a raccogliere fondi per potenziare proprio questa attività, garantendo il proseguimento delle lezioni individuali, sia in presenza che online, anche nel periodo estivo. L’idea è quella di coprire i costi formativi, che altrimenti dovrebbero essere supportati dalle famiglie. Inoltre si vorrebbero acquistare le attrezzature necessarie per la gestione della didattica a distanza e del Festival Musicale Online.
Quanto dobbiamo raccogliere
Servono circa 12.000 euro per garantire il proseguimento estivo delle lezioni e acquistare un pc portatile, una fotocamera e una tastiera elettronica per i concerti.